La sera, la festa, il paese.

Lago di Bolsena, uno specchio d’acqua contornato da rocce, radici e paesi. Ogni borgo pregno di storia, leggende, fantasmi, tragedie e glorie. Ogni strada è vicolo fresco con piante e balconi, seggiole in legno di fronte ai portoni.

La sera, le feste e le sagre in piazza e nei vicoli riempiono di suoni e colori il tempo. Si mangia, si beve, si danza. Acquapendente, Gradoli, Bolsena, Marta, San Lorenzo sono luoghi di quiete collegati tra loro da strade fin troppo strette e buie come a dire:” se vuoi venire, vieni, altrimenti stattene a casa”. Balle di fieno decorative posate in piazza per “La festa della cultura contadina” e poi una striscia di anziani seduti sul classico muretto che pare esser costruito apposta per le loro schiene segnate dal tempo. Lo sguardo sempre curioso con le ciglia arcuate che se potessero parlare direbbero: “Di chi è figlio, questo?'”.

Anziani_Radicinelmondo
Bastoni che non reggono gambe ma anime, come cani fedeli al padrone, sorreggono le vite di queste persone. Il vecchio è il segno che distingue il borgo, il paese, la Comunità, perché evoca la continuità, la traccia. Gli itinerari della nostra Associazione vogliono tutelare e valorizzare questo patrimonio. Questi luoghi rappresentano un mondo che sta per scomparire e questo suo andarsene li rende luoghi ancora più veri perché consapevoli del loro destino. Un’uscita di scena accompagnata da un suono immancabile. Un suono che tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo ascoltato. Suono buffo alle orecchie del nativo di città, suono consueto all’uomo di paese. La fisarmonica. Da essa nascono suoni che provando ad ascoltarli, con gli occhi chiusi, evocano un mondo di montagne, paesi e campagne. Un mondo dove danzano le anime anziane ed i bambini ronzano tra i lampioni.

Se aprite gli occhi a Bolsena, Acquapendente, Marta e San Lorenzo. Se aprite gli occhi nei mille borghi d’Italia, quel mondo lo troverete ancora. Anime che danzano, bambini che ronzano.

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