Er boccetto in perucca e mmanichetti / er Ssan Giuseppe spóso de Maria, / Lei è cquella vestita de morletti / e de bbroccato d’oro de Turchia. Vedi un pupazzo pieno de fiocchetti e de fiocchetti / tempestati de ggioje? Ecch’er Messia. […] e cquelli dua viscino, la donna è la Sibilla e ll’omo Erode. Lui disce a llei: «Dov’ello sto bbambino / che le gabbelle mie se vò ariscòde?». Lei risponne: «Hai da fà mórto cammino.

È con la vivace e dissacrante descrizione “der presepio de Rasceli” che inizia il nostro viaggio alla scoperta della Chiesa di Santa Maria in Capitolio, delle sue leggende e del suo presepe, fra i ricchi e numerosi di Roma di certo il più bello e il più popolare. E lì, principale attore della sacra rappresentazione baldanzosamente allestita dai canzonati “frati benedetti”, primeggia il venerato Bambinello, depositario di memoria antica e in grado di regalarci ancora, attraverso il suo sguardo mite e grave, vividi seppur fugaci scenari di belliana memoria, accompagnati dagli echi delle pastorali e dei canti intonati nella notte di un Santo Natale romano oramai sparito.

Prossime date su richiesta. Compila il form in basso oppure contattaci per chiedere una nuova data.