Nomi incisi sulla pietra e foto sbiadite.
Ieri, Sabato 4 Novembre, abbiamo camminato tra le lapidi dei soldati italiani morti al fronte: esattamente 99 anni fa, l’Italia, inferiore in numeri e mezzi, usciva vittoriosa dalla Prima Guerra Mondiale.
Abbiamo celebrato questa ricorrenza dando voce ai suoi protagonisti, di fronte ai loro nomi incisi sulle pietre del Cimitero Monumentale del Verano. Nomi celebri ricordati da monumenti e nomi sconosciuti le quali storie sono tramandate solo di padre in figlio.
Garibaldi Tartaglia, sbalordito di fronte all’arena di Pola, lui che di Colosseo ne conosceva solamente uno.
Roberto Coari orfano d’Africa che, nero come la pece, si trovò a cantare sul fronte vecchie canzoni venete e poi morire, dopo 6 assalti, in quel di Gorizia.
Enrico Toti con un gamba sola, girò mezzo mondo in bicicletta e poi una volta al fronte morì scagliando la sua stampella.
Garibaldi, Roberto, Enrico, Gerardo, Filippo, Giuseppe sono i loro nomi che dobbiamo ricordare il 4 Novembre perché sono i loro nomi ad aver scritto questa storia. La nostra storia.